05 - Photochallenge 03 #contentbackpack

Photochallenge 03 #contentbackpack

La sfida fotografica sullo still life.

Descrivo cosa ho fatto

Il progetto

La mia idea principale non si basava direttamente sul contenuto del mio zaino personale, ma bensì a ciò che racchiude una borsa o uno zaino di un eventuale ragazzo/uomo vissuto negli anni della guerra da cui si possono ramificare diverse storie, esponendo gli oggetti più significativi: 

  • Foto del bambino: l’ho voluta mettere al centro della composizione in modo che punti dritto all’osservatore. Ho pensato che potesse dare un tocco di nostalgia, o che potrebbe essere ipoteticamente il figlio di questo eventuale soldato;

  • Nave: naturalmente è uno dei veicoli maggiormente usati durante le guerre. L’ho inserita perché ho pensato che potesse essere un portafortuna o il giocattolo preferito del bambino;

  • 1000 Lire: c’è poco da dire, le lire sono un gran richiamo al passato, e simboleggiano la povertà che circolava ai tempi: difatti 1000 lire ai giorni nostri sono solo 50 centesimi;

  • Pipa: la pipa ѐ uno dei simboli più significativi dei marinai, e ho voluto collegarlo alla nave;

  • Libro: l’ho introdotto perché una volta ovviamente non c’era la tecnologia che abbiamo ora, chi poteva leggeva un libro, così ho associato “Storia militare d’Italia” a tutto il resto.

La preparazione del set

Come sfondo ho utilizzato un foglio lucido bianco 50x20, essendo neutro le figure risaltano in modo migliore.

Ho scattato le foto con un iPhone 7 utilizzando l’effetto predefinito della fotocamera “Drammatico (toni caldi)”, nel giardino del retro di casa mia, sfruttando il cielo nuvoloso che creava ombre morbide al punto giusto da non creare troppo contrasto fastidioso.


La sistemazione degli oggetti

Come ho già spiegato in precedenza, la foto del bambino l’ho posizionata al centro per far sì che sia il fulcro dell’immagine, da cui partiranno le storie come se fosse il protagonista.

Gli altri oggetti gli ho voluti mettere attorno ad esso, come se tutto girasse attorno a lui: potrebbero essere suoi ricordi, oggetti che si è portato in guerra, tutte cose collegate che fanno pensare ad un’ipotetica storia su di lui.


Conclusioni

Durante gli scatti ho provato molte composizioni, ma questo secondo me è il risultato migliore che possa ottenere.

All’inizio avevo usato un panno di stoffa, ma non era adatto dato che si creavano delle pieghe.

Una volta rimosso ho inserito un foglio lucido, ma tagliavo una parte di libro o della banconota, in certi scatti il libro è anche al contrario.

Non si può raggiungere la perfezione con il primo scatto, bisogna sempre lavorarci ed elaborare composizioni, punti luce, e posizioni al punto di fotografare un’ottima immagine. 


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Per questo mi chiamo Giovanni